Con gli artisti in rete, anche NAPOLI è parte di un progetto artistico internazionale che ha il coraggio di sognare la pace e costruirla attraverso la bellezza, la relazione e il dialogo. @ir – artistinrete, una rete di artisti, vuol mettersi in gioco con educatori e cittadini che, senza schieramenti né bandiere, ha scelto di generare spazi d’incontro attraverso l’arte partecipativa. Nel 2023 è stata firmata la “Magna Carta per la Bellezza”, un manifesto etico nato a Loppiano (FI) durante il primo Family Art: “La nostra arte nasce dalla scintilla di bellezza presente in ogni essere umano. Il metodo è la condivisione. Lo stile è la comunione. La missione è servire la vita.” Da allora, esperienze come il Family Art Day – l’ultima edizione si è svolta lo scorso 12 aprile coinvolgendo otto regioni italiane e oltre 500 artisti – stanno contribuendo a creare una rete viva, in cui l’arte torna a essere ponte tra persone, culture e generazioni.
Nessuna bandiera, solo dialogo e ascolto
Nel cammino verso il MediterArtFestival2025 – Armonie per un’Onda di Pace, che si concluderà a Napoli dal 21 al 26 luglio, la rete @ir ha voluto con forza ribadire un principio fondamentale: l’arte non si schiera, ma apre varchi. «Non abbiamo mai pensato di schierarci da una parte o dall’altra – affermano i promotori – ma nella verità desideriamo aprire un dialogo interreligioso, interculturale e umano. Ogni invito, ogni evento, ogni scelta artistica è fatta nella piena volontà di costruire ponti, non muri. Siamo ben consapevoli che in questo momento molte manifestazioni assumono toni divisivi. Il nostro impegno è l’opposto: restare fedeli a un linguaggio che unisce.» Era prevista la partecipazione di artisti da Oriente a Occidente al festival (da Beirut, dalla Palestina e dalla Bosnia e altre nazionalità) per testimoniare la pluralità e la dignità di ogni voce. Alla fine, purtroppo, nessuno di loro sarà presente, ma non per motivi politici o ideologici. Le assenze sono legate a cause lavorative e pratiche, dopo un periodo difficile in cui, come noto, il lavoro e la libertà di movimento sono venuti a mancare per molti. Nonostante ciò si resta uniti e si sta lavorando artisticamente per gli scopi del Festival a distanza in un clima altamente collaborativo.
Un'arte che educa e cura
Il festival non si ferma. Dal 20 giugno, dopo tante manifestazioni in diverse località del Mediterraneo, si arriva a Napoli con performance, laboratori, installazioni, musica e danza dando vita a un’onda di pace concreta, emotiva, visibile... dal 21 Luglio al 26. Un’arte che non cerca riflettori, ma connessioni. Che educa, cura, trasforma. Che parla una lingua semplice ma universale: quella della relazione autentica. Come ripete spesso Tiziana Capasso da cui è nata questa scintilla: «L’arte è relazione, e la sana relazione è il vero inizio di ogni sana rivoluzione».
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