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VivaVerdi Multikulti / 29ª edizione

Data pubblicazione: 09-10-2025
 

È il primo di un trittico di appuntamenti dedicati al pianoforte, quello che il festival VIVAVERDI MULTIKULTI presenta nel prossimo fine settimana. Saranno altrettanti momenti che nel mese di ottobre proporranno lo strumento che rappresenta più d’altri l’emblema della tradizione musicale occidentale. Ad aprire la serie è un momento dedicato alla esecuzione “a quattro mani”, che offre una esecuzione con strutture sonore che ampliano le possibilità espressive tra dialoghi musicali complessi e poliritmie; nelle successive date, sarà dato spazio a due tradizionali recital di piano solo. Il duo, che si compone dei pianisti Andrea Sequestro e Alessandro Licchetta, si esibirà a Matera sabato 11 ottobre nella sede della Fondazione Le Monacelle ETS (in via Riscatto 9 - nei pressi del Duomo), con inizio alle 20.30, eseguendo un programma di musiche di Johannes Brahms, Maurice Ravel, Bedřich Smetana, George Gershwin.Nel variegato programma che costituisce la rassegna VivaVerdi Multikulti questo concerto propone una piccola antologia tra epoche e stili nel repertorio della musica da camera con al centro il pianoforte “a quattro mani”. È una modalità di esecuzione importante perché amplia le possibilità espressive e sonore dello strumento, permettendo di creare musica ricca di dettagli e complessità che coinvolge sia i musicisti che il pubblico. Il pianoforte stesso da sé, del resto, ha avuto un ruolo centrale nell'espressione artistica, a partire e specie in età romantica, in quanto capace di esplorare e comunicare con i suoni i significati più profondi della sensibilità degli autori per la possibilità di poter creare armonia e melodia allo stesso tempo.Il concerto del duo pianistico Sequestro/Licchetta offre un momento in cui si intrecciano «tradizione europea e modernità americana, in un dialogo vivace e appassionato, dove le sonorità del pianoforte diventano narrazione, emozione e incontro fra culture lontane ma complementari, offrendo al pubblico un’esperienza intensa, poetica, memorabile e condivisa»  attraverso pagine musicali memorabili quali che metteranno insieme «l’eleganza dei Valzer di Brahms, la potenza evocativa della Moldava di Smetana, i raffinati colori impressionisti di Ravel e l’energia jazz di Gershwin». 

I BRANI IN PROGRAMMA: di Johannes Brahms: 16 valzer per pianoforte a quattro mani op. 39; di Maurice Ravel: Introduzione e Allegro; di Bedřich Smetana: La Moldava; di George Gershwin: Rapsodia in Blue.

 NOTE CRITICHE a cura del chitarrista e musicologo Ettore Scandolera (Dottorato di Ricerca presso il Conservatorio “Duni” di Matera - “Al di là del paesaggio sonoro: prospettive musicologiche nella mappatura sonora degli ecosistemi e nell'interpretazione del territorio”): Il pianoforte a quattro mani è da sempre luogo d’incontro: due interpreti condividono lo stesso strumento, intrecciando gesti e respiri per dare vita a un’unica voce musicale. In questo programma, il repertorio attraversa l’Europa romantica e impressionista per approdare infine al cuore pulsante dell’America del jazz.  Si apre con i Sedici valzer op. 39 di Johannes Brahms, scritti nel 1865 per pianoforte a quattro mani. Piccoli gioielli di forma breve, che condensano grazia e freschezza popolare. I valzer brahmsiani, lontani dallo sfarzo viennese, hanno il carattere di intime danze domestiche, eleganti ma semplici, intrise di nostalgia romantica. Con l’Introduzione e Allegro di Maurice Ravel, il duo pianistico assume il compito di restituire i colori orchestrali di una pagina originariamente concepita per arpa e ensemble. Ravel, maestro della trasparenza timbrica, costruisce un tessuto sonoro raffinato, in cui la scrittura si fa insieme virtuosistica e poetica, sospesa tra classicità e impressionismo. La Moldava di Bedřich Smetana, trascrizione della celebre sinfonia del ciclo Má vlast, porta il pianoforte a raccontare in musica il corso del fiume ceco: dalle sorgenti impalpabili al grande flusso che attraversa boschi, danze contadine e città. È un inno romantico alla natura e all’identità nazionale, che nel suono a quattro mani trova nuova vitalità narrativa. Chiude il viaggio la Rhapsody in Blue di George Gershwin, composta nel 1924. È la pagina che segna l’incontro storico tra il linguaggio classico europeo e il jazz americano, con le sue armonie sincopate e le sue melodie irresistibili. La Rapsodia resta un simbolo di modernità e cosmopolitismo: un’opera che ha dato voce al ritmo febbrile della metropoli americana, inaugurando un nuovo modo di pensare la musica da concerto. Così il recital unisce danza, colore, natura e modernità, intrecciando il cuore dell’Europa romantica con l’energia del Nuovo Mondo.

GLI ARTISTI:

Andrea Sequestro dimostra fin da giovanissimo uno spiccato interesse verso lo studio del pianoforte. La sua formazione pianistica inizia a 5 anni sotto la guida della M. Francesca Iachetta, per poi continuare con la M. Serena Caputo. Partecipa sin da bambino a numerosi concorsi quali: La Vallonea, Le Nouveau Jongleur, il Concorso Nazionale Premio Musica Italia, il Magnificat Lupiae e l’Erik Satie piazzandosi sempre ai primi posti. Ha frequentato per 8 anni la classe di pianoforte della professoressa Concita Capezza presso il conservatorio Tito Schipa per poi diplomarsi con il massimo dei voti, lode e menzione sotto la guida del M. Corrado De Bernart con cui ha conseguito il diploma accademico di secondo livello con votazione di 110 lode e menzione. Successivamente ha frequentato il corso di perfezionamento pianistico presso l’Accademia Musicale Pescarese sotto la guida del M. Pasquale Iannone. Si è esibito, come solista o in formazione da camera, in diversi festival ed enti concertistici quali: “Tithonos Festival”, a Lecce per l'inaugurazione del “Maggio Salentino", per l'Associazione Mozarte, per la Camerata Musicale Salentina, per il “Festival del XVIII Secolo”, “Strade Maestre”, vari concerti presso gli Amici della Lirica, con cui ha anche collaborato in qualità di maestro accompagnatore al pianoforte, in duo con il sassofonista Alessandro Malagnino per il festival “Classiche Forme” sotto la direzione artistica di Beatrice Rana, presso il rettorato dell’Unisalento per la manifestazione “Musica in aula”, ”Tra musica e parole”, “Cortili aperti”, “Associazione Mozart”, “PianoLab”, “CosenzaPianoFest”; a Milano con “Piano City”, in collaborazione con il pianista Francesco Libetta, a Nardò per “M’illumino di meno”, “Corti aperte”, “Calici di note”, “Piano e Forte Festival”, “Gran Galà del Fuoco”, "Tempo di Musica”, Fundacion Eutherpe di Leòn, in Spagna, “I concerti nel Parco”, “Piano Spring Festival”, “Festival Internazionale Cameristico del Capo di Leuca”, per i Lunch Concerts di St. Barnabas Kensigton, St. Michael’s Church e per i Kettner Concerts al National Liberal Club e al St. Mary’s Church a Londra, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina per i “Concerti del Chiostro". Ha inciso un CD, in collaborazione con i Maestri Enrico Tricarico e Alessandro Licchetta, interamente dedicato alla figura di Francesco Luigi Bianco, compositore gallipolino del XIX secolo. 

Alessandro Licchetta nato a Tricase (LE) nel dicembre 1993, manifesta fin da giovanissimo uno spiccato interesse per il pianoforte, avvicinandosi allo studio di questo a soli cinque anni. I suoi studi avvengono sotto la guida del M. Luigi Nicolardi, indi con il M. Adalberto Protopapa presso l'Accademia Musicale del Salento. Ottiene la Laurea di I Livello in Pianoforte con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese, sotto la guida del M. Filippo Arlia. Prosegue con la Laurea di II livello in Pianoforte Cameristico presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, ancora una volta con il massimo dei voti, con il M. Corrado De Bernart e, per la Musica da Camera, con il M. Francesco Libetta. La sua formazione lo porta a seguire il corso di perfezionamento del M. Pasquale Iannone presso l'Accademia Musicale Pescarese. Numerosi sono i riconoscimenti ricevuti in concorsi nazionali e internazionali. Alessandro ha anche partecipato a masterclass di perfezionamento con Maestri di altissimo profilo: F. Libetta, A. Protopapa, A. Budrewicz-Jacobson, G. Sannicandro, A. Pritchin, E. Mihajlović, V. Mlinarić, F. Mezzena, P. Iannone, A. Farulli, F. Solombrino, A. Cannavale, U. Schneider, A. Lonquich e S. Gramaglia. Nel corso della sua carriera concertistica, si è esibito come solista e in formazioni da camera in numerosi festival tra cui il “Festival Terra tra due mari”, la “Camerata Musicale Salentina” a Castro, “I concerti del chiostro” e il “Maggio Salentino”. Ha inoltre partecipato al “Festival del XVIII Secolo”, a “Strade Maestre” e agli “Amici della Lirica”, a “Pianolab”, esibendosi anche diverse volte presso la Fondazione Grassi. Altri appuntamenti degni di nota sono stati “Musica al Miulli”, eventi a Palazzo Pesce, il “Barletta Piano Festival”, “Vivaverdi Multikulti”, il “Cosenzapianofest” presso la Sala Quintieri del Teatro Rendano, gli “Incontri Musicali Mediterranei” presso il Museo Pitagora, il “Festival del Barocco Napoletano”, “Note d’autunno”, il “Pianofestival Spring”, “Musica d’estate”, “I concerti nel parco” a Cisterna di Latina e “I concerti del tempietto” presso il Chiostro di Campitelli. Si è esibito inoltre a Castel dei Fiori per il “Festival Internazionale Green Music”, al “Monferrato Classic Festival” e a “Piano City” a Milano presso la Casa degli Atellani insieme al pianista Francesco Libetta. Anche la scena internazionale lo ha visto protagonista, con esibizioni presso la Steinway Saal del Musikum, la Musikhaus, la Sala Eutherpe della Fundación Eutherpe di León, la St. Barnabas Church, la St. Michael’s Church, la St. Mary’s Church e presso il National Liberal Club per i Kettner Concerts a Londra. È membro di più formazioni: il Duo Licchetta-Sequestro con il pianista Andrea Sequestro, il Duo MusìoLicchetta con il violista Cristian Musìo e il Trio Szenen con il violista Cristian Musìo e il clarinettista Fernando De Cesario. Ha suonato anche con importanti orchestre, tra cui l’Orchestra Filarmonica Valente, e con l’orchestra SalentOpera. Nel dicembre 2024 ha ricevuto il Premio per l’Eccellenza nella Musica nell’ambito della XXXVI Edizione del Premio delle Arti, Premio della Cultura a Milano presso il Salone dell’Orologio di Milano PerCorsi. È inoltre titolare della cattedra di Pianoforte presso l’I.C. “A. De Blasi” di Taviano (LE). Parallelamente alla carriera musicale, ha conseguito una Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso l’Università del Salento e ha ottenuto l’Abilitazione alla a Professione Forense, ampliando così la sua formazione e competenza in diversi ambiti.

 - La rassegna INTERSECAZIONI - VIVAVERDI MULTIKULTI 2025, 29ª edizione, continua a Matera

venerdì 17 ottobre, Fondazione Le Monacelle, ore 20.30

concerto Interpretazioni / Duo Violino e Pianoforte 

con Mario Di Marzio, violino, e Vincenzo De Filpo, pianoforte

musiche di Johannes Brahms