Il Cartellone 2025/2026 del Teatro Dehon presenta anche quest’anno ospiti di prestigio e notorietà nazionale ed internazionale, unitamente ad artisti rilevanti nel panorama teatrale, giovani e/o emergenti, all’insegna di una proposta pluridisciplinare che abbraccia integralmente le numerose declinazioni dello spettacolo dal vivo contemporaneo: teatro di prosa, one woman e one man show, divulgazione in forma scenica, stand up comedy, danza, comicità, crossover tra prosa e musica dal vivo, concerti e omaggi musicali. Il primo sipario autunnale si aprirà, come di consueto, su di un allestimento realizzato della Compagnia Teatroaperto / Teatro Dehon, proposto il 27 e 28 settembre in Prima Assoluta per l’Italia: “Mangiami, mangiami!”, di Olivier Lejeune, tradotto, adattato e diretto da Piero Ferrarini. Questo testo – tra i più caustici, graffianti e divertenti mai apparsi nel panorama della nouvelle école francese contemporanea (tanto da aver indotto la critica ad accostare più volte il nome dell’Autore a quello di Francis Veber) – che ha totalizzato oltralpe più di 300 rappresentazioni, andrà in scena anche per la serata di Capodanno il 31 dicembre; repliche il 30 dicembre e 3-4-9-10-11 gennaio 2026. All’insegna della commedia contemporanea saliranno sul palco del Teatro Dehon Tiziana Foschi, Milena Miconi, Samuel Peron e Diego Ruiz in “Ti amo o qualcosa del genere” (21 novembre), a grande richiesta e forti del successo riscosso a Bologna nella passata stagione. Poi Gaia De Laurentiis, Fabio Ferrari ed Emanuele Barresi ne “La Scommessa. Dramma ridicolo in due atti”, per la regia dello stesso Barresi (29-30 novembre); Valeria Monetti, Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi, Simone Giacinti in “Ci prendesse un colpo”, regia di Andrea Palotto (12-13-14 dicembre); Max Pisu, Matteo Pisu, Valeria Lo Verso e Roberta Petrozzi nel classico contemporaneo “Sinceramente bugiardi” di Alan Ayckbourn, per la regia Marco Rampoldi (20-21-22 dicembre).
Sarà poi la volta dei giovanissimi Alida Sacoor, Andrea Bizzarri, Giuseppe Abramo, Matteo Montaperto in “Mi è scappato il morto” scritto e diretto da Andrea Bizzarri (23-24-25 gennaio): un piccolo fenomeno di culto sulla scena della Capitale; Alessandro Fullin, Alessandra Ierse e Ussi Alzati nel nuovo spettacolo di Fullin “Tre sedie, ovvero la scenografia” (30 gennaio); Tiziana Foschi, accompagnata della figlia Nina Fucci, in “Rimetti a posto la stanza”, una divertente (e divertita) riflessione sul complesso dei rapporti familiari nell’Italia contemporanea (28 febbraio); mentre il 6-7-8 marzo Maddalena Emanuela Rizzi, Bruno Governale Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro metteranno in scena “Anna Karenina”, adattato dal romanzo di Tolstoj da Alberto Bassetti, per la regia di Filippo D’Alessio: un’interessantissima - ed autentica - esperienza di teatro di confine, maturata ed allestita nel quadro del “difficile” quartiere romano di Tor Bella Monaca.
Ancora per l’ambito della prosa, troviamo poi Sergio Muniz, Miriam Mesturino, Cristina Chinaglia, Sebastiano Gavasso in “Lapponia. Risate e bugie sotto la neve” di Marc Angelet e Cristina Clemente, la cui versione italiana è di Pino Tierno (14 marzo); Fioretta Mari, Corinne Clery, Fiordaliso ne “Le ragazze son tornate”, scritto e diretto da Diego Ruiz (20-21-22 marzo); “Serata omicidio”, di Giuseppe Sorgi (28 marzo), che (ri)porterà in scena nel corso della Stagione anche il suo classico per antonomasia: “Io Vergine, Tu Pesci?” (6 febbraio).
Sul fronte del teatro di narrazione ecco quindi Ornella Muti, con l’autobiografico “Racconti di Cinema” (3 ottobre); Ettore Bassi con “El Fùtbol” (9 ottobre); Maria Grazia Cucinotta con “Malena e il Tango” (5 dicembre), mentre Giorgia Trasselli sarà accompagnata da un’orchestra per interpretare “Margherita Hack – Una donna piena di cielo” (15 gennaio).Per ciò che attiene alla sfera dell’infotainment sono invece in calendario serate di Andrea Scanzi (26 novembre), che ripropone “La sciagura” e Gianluigi Paragone e Mario Giordano, con “Mi ritorna in mente” (20 gennaio).
Si amplia ulteriormente, nel corso della Stagione 2025 / 2026, la programmazione musicale, che contempla – quale proposta di punta - la tappa del nuovo tour del Banco del Mutuo Soccorso (6 dicembre), super-gruppo del Progressive Rock anni ’70; poi i concerti di Dardust (11 dicembre) e di Massimo Di Cataldo (14 gennaio), oltre ad una moltitudine di cover e tribute band: omaggi a David Bowie con i Bowie Dreams (17 ottobre); alla musica soul e funky con la Bononia Sound Machine (28 novembre); alla musica swing anni ’50 (21 gennaio); ai Pooh con la band Brennero 66 (28 gennaio), a Fabrizio De André (20 novembre e 18 febbraio), a Burt Bacharach (19 febbraio), a Lucio Dalla (4 marzo), al compianto e grandissimo Teo Ciavarella (28 marzo) e a Francesco De Gregori (22 aprile).
Improntati all’insegna del divertimento gli appuntamenti con Giuseppe Giacobazzi e Duilio Pizzocchi, ancora una volta insieme sul palco che li ha consacrati in teatro (4-5 ottobre); Giovanni Cacioppo (10 ottobre); Max Paiella (19 ottobre); Maria Pia Timo (24-25-26 ottobre); Gianluca Fubelli e Federica Camba (27 novembre); Alberto Farina (4 dicembre); Roberto Lipari (30 gennaio).
In programma quindi l’umorismo surreale e stralunato di Gene Gnocchi (7-8 febbraio), e quello graffiante e mediterraneo di Barbara Foria (10 febbraio). Seguono Valeria Graci (12 febbraio); i sempre più popolari Marco Dondarini e Davide Dalfiume (20-21 febbraio); Ubaldo Pantani (5 marzo); Annagaia Marchioro (9 aprile) ed il formidabile Enrico Bertolino, qui interprete del suo nuovo spettacolo “Una serata di straordinaria ironia” (17-18-19 aprile).
Sulla scorta dell’opera di valorizzazione del “lato luminoso” di internet, e più in generale delle nuove frontiere delle Arti performative, assai nutrito è il segmento consacrato alla divulgazione culturale, che il Teatro Dehon promuove instancabilmente ormai da diversi anni, spaziando per la prossima Stagione dall’ambito della filosofia a quello della fisica, sino alla storia ed alla biologia. Rick Dufer presenterà sul palco “Da grande taglierò ombrelli. Come l’Arte ci salverà la vita” (16 ottobre); Gabriella Greison metterà in scena “Dove tutto può accadere”, la storia di Paul Dirac (premio Nobel nel 1933), uno dei più brillanti esegeti della meccanica quantistica (18 ottobre); Roberto Mercadini nel suo personalissimo monologo sugli “Animali umani” (22 novembre) e Guido Damini, che si propone (nientemeno!) che di riassumere “L’intera storia dell’umanità in 90 minuti” (14 aprile).
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Cristina Caldani interpreterà “Non è amore” di Stefano Porri (25 novembre): un’esperienza di teatro schiettamente sociale, per riflettere sulla necessità di non abbassare mai la guardia di fronte ad uno dei problemi di più angosciosa attualità nella nostra cronaca.
Particolare rilievo, nella volontà della Direzione, assume poi quest’anno il progetto di valorizzazione di due degli artisti più noti della Città di Bologna. Si comincia il 2 ottobre con Emanuele Montagna (accompagnato dalle ex-allieve Martina Valentini Marinaz e Asia Galeotti), che porterà in scena il testo “Le nostre prigioni”, del magistrato Dino Petralia: un focus tagliente - e quantomai necessario - riguardo il dramma delle morti per suicidio all’interno delle carceri italiane; da segnalare come questo spettacolo (proposto in Prima Nazionale) abbia ricevuto l’incoraggiamento ed il plauso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mentre il 7 e 8 novembre toccherà a Matteo Belli con la Prima Nazionale di “Solità”, vero e proprio “cabaret spirituale” ideato e realizzato da uno dei protagonisti di maggiore capacità e rilievo della scena felsinea e nazionale (evento preceduto per l’occasione da un’attività laboratoriale destinata agli allievi attori).
Il 29 gennaio Francesco Repice con “Ci vediamo alla radio” ripercorrerà cinquant’anni di quel legame indissolubile tra sport e radio; il 14 febbraio è di scena Veera Kinnunen con “In the Deep”, il primo spettacolo teatrale in Italia dedicato alle danze di coppia; mentre in concomitanza con la Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri (25 marzo), Matthias Martelli interpreterà “Dante tra le fiamme e le stelle”.
Non mancheranno inoltre attori, comici e storyteller della nuova generazione, che hanno saputo farsi strada grazie ai social (ma non solo): Michele Basile (17 gennaio), Luca Mazzucchelli (22 gennaio), Damiano Giordano (4 febbraio), Luca Trapanese (24 febbraio), Alice De André (3 marzo), Gioia Salvatori (12 marzo), i protagonisti di “Casa Surace” (7 aprile), Stella Falchi e Gabriele Abis di “Casa Abis” (13 marzo) e Leonardo De Carli (15 aprile).
L’attività propedeutica riservata al pubblico più giovane, alla quale il Teatro Dehon dedica da moltissimi anni grande attenzione, sarà condotta come di consueto da Fantateatro, che propone, in rassegna, dodici titoli per i ragazzi calendarizzati da ottobre ad aprile.
Ritorna, anche per la stagione 2025 – 2026, la Compagnia bolognese La Ragnatela, interprete dei musical “Frankenstein Junior”, di Mel Brooks (14-15-16 novembre); “The Full Monty” di Terence McNally e David Yazbecke (8-9-10 maggio) e “Rent” di Jonathan Larson (22-23-24 maggio).
Per il 20° anno consecutivo, prosegue, grazie all’incessabile attività di Fulvio De Nigris e Maria Vaccari, la collaborazione con Casa dei Risvegli – Gli Amici di Luca, declinata nella rassegna “Diverse abilità in scena”. E a questo proposito siamo orgogliosi di segnalare come Teatro Dehon sia – nella persona del suo Direttore Artistico – presente a partire da quest’anno nel tavolo di negoziazione del progetto “Tra cura, cultura e natura”, finalizzato all’ottimizzazione dei rapporti strutturali tra Istituzioni, Terzo Settore e mondo teatrale bolognese.
Ricordiamo infine la rassegna autunnale in lingua bolognese Tótt i martedé a teâter, coordinata da Giampaolo Franceschini: appuntamento storico per gli appassionati del vernacolo petroniano (otto titoli in programma, da ottobre a dicembre).
La Stagione del Teatro Dehon si svolge con il patrocinio e il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna, con il prezioso sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e in media partnership con QN - Il Resto del Carlino.