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La filiera turistica che fa acqua da tutte le part

Data pubblicazione: 11-06-2025
 

Basta un guasto all’aeroporto di Napoli per far capire come sia debole il settore agenziale. Se un cliente compra da solo su booking.com o su opodo o su expedia , o su un qualsiasi sito un volo e un albergo NON è un pacchetto turistico soggetto a tutti gli adempimenti che noi agenzie di viaggi regolari siamo soggetti ; stessa cosa se a vendere questi servizi sono associazioni senza scopo di lucro o enti vari . Nel frattempo Ci chiediamo: ieri per i regolamenti CEE in vigore sono stati offerti ai clienti gli adeguati mezzi di riprotezione dovuti da TUTTE le compagnie aeree? Se il cliente ha comprato in agenzia di viaggi pretende la riprotezione sia se il volo è un low cost sia se il volato sia effettuato con una compagnia di bandiera : non è una richiesta ma una pretesa perché già il cugino, lo zio, il nonno avvocato sono pronti a farci causa. Allora qui viene meno il concetto di imprenditoria, viene meno il nostro ruolo perché umanamente noi riproteggiamo, perdendoci dei soldi, noi il cliente anche se non ci spetta. Ma ci tocca veramente? si tratta di un caso eccezionale non prevedibile E dove sono le istituzioni? Quindi non ci resta che chiedere con forza a tutte le sigle associative un intervento perché la Iata non serve più a nulla dato che tutela solo ed esclusivamente le compagnie aeree , e le stesse fanno ciò che vogliono, e cosi anche le società aereoportuali, e chi paga tutte le conseguenze con i clienti? Le agenzie di viaggi La Gesac, sembra sparare sulla Croce Rossa, e tutto il personale dei vari aeroporti coinvolti nel mondo in cui ieri si sono prodigati per dare una mano ai clienti, ma in una maniera abbastanza discutibile, dicevano di rivolgersi alle agenzie di viaggio per le riprotezioni: e noi che c’entriamo con il radar fuori uso? Passiamo ai bagagli smarriti dove stiamo raggiungendo altre follie, alle presunte chiusure dell’aeroporto di Napoli, ( smentito dall’Enac) e cosi via, ma ora e’ arrivato il momento di dire “Basta” . Forse il governo dovrebbe far capire alle società aereoportuali di collaborare con le associazioni agenziali e non invitarle ai soli cocktail di presentazione dei voli dove, quando qualcuno si lamenta si offendono pure. Basta, esiste la collaborazione e chiediamo ai ministri del turismo, da cui dipendiamo come agenzie di viaggi, e dei trasporti, da cui dipendono le compagnie aeree, di intervenire con urgenza, perché siamo stanchi e senza alcuna protezione.