Piano City Napoli, undicesima edizione. Dal 16 al 19 ottobre il festival dedicato alla musica da pianoforte, promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito di Napoli Città della Musica e organizzato dall’Associazione Napolipiano, presenta un programma ricco e variegato con oltre 300 pianisti, 100 eventi, 21 location, 37 house concert e un parterre di pianisti internazionali provenienti da Francia, Germania, Giappone, Sri Lanka, Iran, Messico, USA, Kazakistan, Bulgaria. Un’edizione particolare quella di quest’anno, non solo per quanto riguarda i numeri e le presenze ma anche perché inserita nelle celebrazioni dei 2500 anni di Napoli, con un focus sulla città anche nella scelta delle location.La direzione artistica è affidata ancora una volta al pianista Dario Candela che, anche quest’anno, ha ascoltato le proposte di centinaia di pianisti e selezionato il nutrito gruppo di artisti che si esibiranno. Ne è scaturito un programma che omaggia la città con grandi personalità del mondo del pianoforte e giovani emergenti, senza tralasciare l’aspetto didattico, le scuole, gli ospedali e valorizzando la centralità di Napoli con il coinvolgimento di tutte le Municipalità, con la terza serie del Forum Scarlatti che sarà ospitato in Gallerie d’Italia. Piano City è presente in tutta la città, dal Teatro TAN a Piscinola al Liceo Melissa Bassi di Scampia e al NEST di San Giovanni a Teduccio. Per il jazz, Piano City Napoli si avvale della consulenza di Alberto Bruno e Ornella Falco dell’associazione Live Tones. “Piano City Napoli – dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – non è soltanto un festival: è un rito civile che rinnova il legame tra la città e la sua comunità. Per alcuni giorni il pianoforte diventa la voce di Napoli, capace di attraversare le sue strade, i suoi quartieri, le sue case e di restituire un’immagine diversa e più profonda di ciò che siamo. La qualità della proposta non si misura nei numeri, ma nella densità delle esperienze: momenti in cui l’ascolto si trasforma in incontro e la musica diventa uno strumento per interrogare la città, per riconoscerci in essa e per immaginarne il futuro. Ogni luogo coinvolto non è semplice contenitore, ma parte integrante del racconto: scuole, teatri, spazi periferici e case private si illuminano di nuovi significati e mostrano come la cultura possa generare centralità ovunque. È una scelta precisa: non distribuire eventi, ma ricostruire legami, ridisegnare mappe, trasformare l’intera città in un organismo che respira insieme. La continuità del progetto è ciò che lo rende davvero politico: non un evento straordinario, ma una trama che si consolida anno dopo anno, creando attesa, fiducia e riconoscibilità. È così che Piano City diventa parte dell’identità collettiva, un appuntamento che non passa ma resta, che non si consuma ma si sedimenta. Con Piano City Napoli affermiamo una visione: la cultura non come intrattenimento, ma come forza generativa, capace di dare senso ai luoghi, di restituire dignità al tempo comune, di proiettare la città oltre i suoi confini senza mai recidere le radici. Un patrimonio condiviso che appartiene a tutti e che parla al mondo”.
Il format, nato da un’idea del pianista tedesco Andreas Kern e replicato in molte città, è approdato nel 2013 nel capoluogo partenopeo.
“L’edizione 2025 di Piano City Napoli – sottolinea Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo – si allinea pienamente ai principi di Napoli Città della Musica, con particolare attenzione all’educazione musicale e all’inclusione di tutte le generazioni. Al centro della manifestazione vi è un forte impegno nel valorizzare i giovani talenti e nel promuovere attività dedicate ai più piccoli, attraverso laboratori creativo-musicali e maratone concertistiche che coinvolgono gli studenti dei licei musicali della Campania. Piano City Napoli conferma, inoltre, l’attenzione all’inclusività, riaffermando il ruolo della musica come strumento fondamentale di crescita culturale e sociale e di coesione nelle diverse comunità della nostra città”.
La manifestazione aprirà la quattro giorni di concerti con una novità: l’anteprima, martedì 14 ottobre (ore 19), con lo Spiriocast di Howard Jones che vedrà il cantante, tastierista e pianista britannico, icona del synthpop degli anni Ottanta, esibirsi in diretta dalla Steinway di Amburgo e si potrà ascoltarlo in diretta sul pianoforte Steinway Spirio | r nello Spirio Studio Alberto Napolitano Pianoforti e vederlo in sincronia sullo schermo collegato al pianoforte.
L’ingresso al concerto prevede la prenotazione obbligatoria dal sito web del festival. La serata inaugurale si terrà al Teatro Acacia giovedì 16 ottobre (ore 21) con la prima assoluta di “Piano Taranta”, un concerto a cura di Dario Candela e Patrizio Marrone con un’orchestra di 8 pianoforti e percussioni dedicato alle danze della tradizione napoletana. La formazione pianistica diretta da Giuseppe Galiano eseguirà un repertorio di musiche appositamente scritte per Piano City 2025 da Dario Candela, Patrizio Marrone, Mimmo Napolitano, Mariano Patti, Ugo Ruocco eseguite dai pianisti Lorenzo Corrado, Patrizio Marrone, Alfredo Giordano Orsini, Marco Palumbo, Shana Perrella, Eunice Petito, Ugo Ruocco, Massimo Tomei e dal percussionista Francesco Paolo Manna.
Aprirà il concerto Domenico Quaceci con il brano “Napoli in corsa”, vincitore del concorso “Una Musica per Piano City Napoli 2025”. Piano City si conferma una manifestazione unica nel suo genere, dedicata interamente alla celebrazione di un solo strumento, il pianoforte, declinato in tutte le sue possibili interpretazioni: classica, jazz, pop, contemporanea, rock, improvvisazione, napoletana e nuove produzioni. In formazione solistica, a 4 o 6 mani, a 2 pianoforti, fino ad arrivare alla formazione orchestrale di 8 pianoforti dell’inaugurazione. Non mancano le contaminazioni e le sperimentazioni con pianoforti speciali come il concerto “Infinite Piano – Ode a Napoli” per pianoforte e “Loop Station” di Lorenzo Campese, con un’esperienza immersiva nella musica napoletana, venerdì 17 alla Fondazione Made in Cloister; il concerto dello youtuber Francesco Parrino, dal titolo “Tributo a Pino Daniele e duetti con Steinway Spirio”, al Museo Filangieri sabato 18, in cui grazie al pianoforte speciale Spirio il pianista duetterà con se stesso.
Tra i concerti più attesi segnaliamo venerdì 17 ottobre alla Chiesa di Santa Maria La Nova “I vicoli di Bellini” con Francesco Nicolosi al pianoforte, testo e voce narrante Maurizio De Giovanni. E alla Basilica di San Paolo Maggiore il concerto jazz “Due pianoforti per una città stratificata” con Elisabetta Serio e Giovanni Guidi. Oltre ai consueti House Concert, che aprono le porte dei salotti partenopei, la novità di quest’anno sono gli House Concert Special, due a MU-Casa Museo Murolo, l’abitazione di Roberto Murolo al Vomero trasformata in museo come sfondo del concerto jazz/classica napoletana di Gino Giovannelli (venerdi ore 18.30) e del concerto di musica classica napoletana di Diego Moschetta (sabato ore 18.30), in collaborazione con Napulitanata e Fondazione Roberto Murolo. Un altro House Concert Special si terrà venerdì alle 19 a Palazzo Diomede Carafa Santangelo sul fortepiano e nell’abitazione di Nicola Santangelo (Ministro dell’interno del Regno delle Due Sicilie dal 1831 al 1847), in collaborazione con la Fondazione Pietà de’ Turchini, in cui suonerà Sara Amoresano. Sempre venerdì 17 in Gallerie d’Italia, “Conversazione Impossibile” a cura di Imma Battista, con Nunzio Siani nei panni di Claude Debussy ed Ernesto Pulignano nei panni di Maurice Ravel, un evento che rientra nelle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Maurice Ravel e del 100° anniversario della morte di Erik Satie.
Sabato 18 ottobre, tre gli appuntamenti da non perdere: il concerto “CHANO SOLO – Napoles” dello spagnolo Chano Dominguez nella Basilica di San Paolo Maggiore (ore 21.30); il “Recital” del pianista franco-tunisino Jean-Marc Luisada in Santa Maria La Nova (ore 21.00) con repertorio tra Haydn, Cimarosa e Chopin. Mentre nella fondazione Made in Cloister, doppio appuntamento con il concerto jazz: “Partenope Solo” di Guglielmo Santimone (ore 19) dedicato alla musical classica napoletana, in particolare a quella di Roberto Murolo, e “L’elaborazione pianistica della Canzone Napoletana” (ore 21.30) a cura di Patrizio Marrone con i pianisti Giuseppe Galiano, Ivano Leva.
Domenica 19 ottobre, ultimo giorno di manifestazione, la programmazione si apre, come da tradizione, con il concerto all’alba al Museo Nitsch (possibilità di visita al Museo con biglietto ridotto). Il titolo: “aMare Napoli” con Luis di Gennaro per un racconto jazz di Napoli e del suo rapporto con il mare, da un’idea di Elena Ansalone. Ancora, in serata, nella Chiesa di Santa Maria La Nova, “Compleanni: 2500 di Napoli, 150 di Maurice Ravel”, con Antonio Pompa-Baldi e musiche di Piana, Debussy, Poulenc, Ravel. E nella basilica di San Paolo Maggiore doppio Main Concert dedicato al jazz: alle 18 “Spaccanapoli-Francesco Nastro Meets Nello Mallardo” e alle 21.30 il concerto “Piano Solo Unlimited” di Enrico Pieranunzi. Grande attenzione ai giovanissimi, partendo dai più piccoli con Piano City Napoli per Piccoli Musicisti da 0 a 6 anni, a cura dell’Associazione Nati per La Musica - Campania in collaborazione con Margherita Ianuario e Domenico Barone presso lo Spazio Culturale Obù - Fondazione Terzo Luogo Un per un viaggio musicale attraverso l’emozione delle note (sabato 18, ore 11). Si prosegue nella Fondazione il Canto di Virgilio sabato con la Maratona degli studenti dei licei campani e domenica nella Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, novità tra le location di questa edizione, con la Maratona degli studenti delle scuole primarie e secondarie. La Chiesa nel pomeriggio di domenica ospiterà, inoltre, due concerti dedicati alla musica classica napoletana con i pianisti Pasquale Cirillo in collaborazione con Napulitanata e Simonetta Tancredi.
Tutti i concerti sono con ingresso gratuito fino a esaurimento posti (secondo l’agibilità delle location), a eccezione del Museo Filangieri e del Museo Nitsch, per i quali è necessario acquistare un biglietto d’ingresso ridotto di € 3, e del MU-Casa Museo Murolo (ridotto € 2 comprensivo di visita guidata), che consentono anche la visita alle collezioni. Per i concerti in Villa di Donato è obbligatoria la prenotazione, scrivendo a prenotazioni@villadidonato.it
Informazioni dettagliate su www.pianocitynapoli.it