Anche la organizzazione del X° Concorso Internazionale di Fagotto promosso dal Conservatorio Statale Rossini è giunta a conclusione sotto la regia del professor Giuseppe Ciabocchi, attuale titolare della relativa cattedra, e del direttore dell’Istituto Fabio Masini. Vi hanno preso parte giovani interpreti provenienti da 12 diversi Paesi europei ed extraeuropei (anche Cina, Israele e Russia), a conferma della consolidata fama raggiunta da questa competizione pesarese. Sottolinea al riguardo il maestro Michele Mangani, vice direttore dell’Istituto, anch’egli attore attivo del concorso, e, tra l’altro, direttore di celebri concerti tra i quali quello, nel 2008, al Quirinale: il “Concerto di Primavera” volto a richiamare l’attenzione sulla “salvaguardia” del pianeta terra: “Il Concorso di Fagotto di Pesaro ha portato il nome del nostro Conservatorio in tutto il mondo ed è diventato un punto di riferimento per tutti i fagottisti, in quanto i vincitori di questo prestigioso premio sono diventati in seguito dei grandi concertisti che ricoprono ruoli in importanti istituzioni italiane ed estere”. Di rilievo anche le personalità artistiche convenute per l’evento nella città di Rossini quali componenti della giuria: a partire dal presidente, Diego Ceretta, direttore principale dell’ORT – Orchestra Regionale della Toscana - coadiuvato nella scelta dei premiandi da solisti di fama e prime parti delle più importanti orchestre italiane e straniere: Giuseppe Ciabocchi, Carlo Colombo, Francesco Di Rosa, Nadia Perathoner, Gabriele Screpis, Milan Turkovic. Questi è stato chiamato anche a dirigere l'orchestra del Conservatorio Statale Rossini per il concerto dedicato al vincitore. Ma il primo premio non è stato assegnato mentre seconde ex-equo sono state proclamate Lopes Bárbara (Portogallo) e Martina Miniussi (Italia) - esse quindi figure di primo piano del concerto - mentre terzo è risultato Li Tianyou (Cina). Milan Turkovic, fagottista di fama internazionale (dai Wiener al Concentus Musicum di Harnoncourt), dall'inizio del XXI secolo ha concentrato sempre più la sua carriera sulla direzione d'orchestra, avendo diretto formazioni in tutta Europa, oltre che in Giappone, Taiwan e Stati Uniti. È regolarmente direttore principale della Kusatsu (Giappone) International Summer Music Academy and Festival. Iniziò come musicista orchestrale, ricoprendo l'incarico di fagotto principale nella Sinfonica di Vienna. Membro fondatore dell'Ensemble Wien-Berlin (1983–2009), Turković è noto soprattutto come solista di fagotto. Ha una discografia importante ed ha realizzato numerose prime rappresentazioni, tra cui opere di Jean Françaix, Sofia Gubaidulina, Iván Erőd, Rainer Bischof, Thomas Daniel Schlee, Friedrich Cerha, Wynton Marsalis e Brett Dean. Dopo una tournée con il trombettista Wynton Marsalis nel 1998, Marsalis dedicò a Turković il quintetto Meeelaan per fagotto e quartetto d'archi, che fu successivamente eseguito da Turković in tutto il mondo. Ebbene, se come diceva Churchill, bisogna “guardare indietro per andare avanti”, ricordo quando nel 2003 il Maestro Adriano Sabbatini (foto) – già 1° fagotto dell’orchestra del teatro “Massimo” di Palermo e “San Carlo” di Napoli - titolare della cattedra di fagotto al Conservatorio Rossini, mi espose l'utilità di un concorso di fagotto cui avrebbero potuto prendere parte, allora, "giovani musicisti italiani". Ne assecondai convintamente la richiesta sottoponendo il progetto al Consiglio di amministrazione che approvò l'iniziativa. E l'anno successivo, il 2004, la competizione ebbe svolgimento. Poi nelle successive edizioni, anche con la collaborazione della Direttrice Amministrativa e del suo staff, la partecipazione fu estesa ai paesi esteri poiché fu chiara fin d'allora l'importanza di porre il "Conservatorio al centro di un circuito di concorsi di sicuro prestigio a livello internazionale", avviando quel percorso di internazionalizzazione che anni dopo il Ministero pose come obiettivo per tutti gli Istituti. A documentazione di quell'esordio è conservata agli atti, oltre al primo regolamento del concorso di fagotto, la bozza della locandina predisposta per la diffusione della iniziativa che ebbe felice esito con la cerimonia di premiazione nella stupenda Sala dei Marmi di Palazzo Olivieri a cura del Direttore Giannotti e del presidente del conservatorio del tempo. L'Istituto rossiniano oltre a rendere un prezioso contributo alla musica ed alla "valorizzazione dei giovani musicisti" - come recitava anche il regolamento del primo concorso - prosegue l'opera e onora la figura di Adriano Sabbatini di cui il professor Ciabocchi è stato allievo risultando peraltro vincitore nel concorso del 2006. Sabbatini è personalità discreta e signorile che non ha mai cercato vetrine pur essendo stato protagonista nei palchi più prestigiosi d'Italia. Gli bastava dispensare il suo sapere e la sua tecnica ai giovani che voleva vedere vittoriosi nell'irto cammino della vita artistica.
Giorgio Girelli
Presidente Emerito del Conservatorio Statale Rossini