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Anna Pirozzi è un Norma strepitosa al Teatro di San Carlo

Data pubblicazione: 21-03-2024
 

Soltanto quattro repliche, offerte fuori abbonamento al Teatro di San Carlo, per Norma, tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani dalla tragedia Norma ou l’infanticide di Alexandre Soumet. Questa nuova produzione, nell’allestimento del Teatro Real di Madrid, debutta a Napoli con la regia di Justin Way e la direzione di Lorenzo Passerini nuovamente impegnato a dirigere Orchestra e Coro del Massimo napoletano dopo La sonnambula e Rigoletto. Le scene sono di Charles Edwards mentre a firmare i costumi è Sue Willmington, le luci sono di Nicolás Fischtel e i movimenti scenici di Jo Meredith. Protagonisti Anna Pirozzi nel ruolo del titolo e Freddie De Tommaso in quello di Pollione, Ekaterina Gubanova è Adalgisa e Alexander Tsymbalyuk Oroveso. Completano il cast Veronica Marini (Clotilde) e Giorgi Guliashvili (Flavio). Maestro del Coro è Fabrizio Cassi. L’ambientazione è in parte quella della prima rappresentazione dell’opera, avvenuta nel 1831. Così le scene e i costumi alternano fogge classiche ad altre chiaramente ottocentesche allo scopo - così si esprime il regista – di “tracciare paralleli tra l'oppressione dei Galli e l'oppressione degli italiani”. In realtà quest’alternanza più che attualizzare o mettere l’accento su temi dei nostri giorni crea confusione nel pubblico perché difficilissima da leggere. D’altronde Justin Way sembra esserne consapevole quando afferma “Scioccheremo il pubblico nel portare in scena un’opera con rispetto, nostalgia e celebrazione della convenzionalità delle produzioni passate, ma non raccontando la storia convenzionalmente.” Lorenzo Passerini sul podio esprime tutta la sua passionalità esaltandosi a tratti così da sovrastare le voci in qualche occasione. Ottima la prova del cast vocale a partire da una stupenda Anna Pirozzi che - nonostante le scelte registiche preferiscano esibizioni statiche più che espressive nei gesti e nel corpo per tutti gli interpreti – riesce magistralmente a dare carattere alla sua eroina evidenziandone le molteplici sfaccettature. Sensibilità e perizia tecnica la fanno emergere su un cast di qualità eccellente. Applausi lunghi e commossi per tutti i cantanti, anche a scena aperta.

 

Valeria Rubinacci