ApritiModa quest’anno ancora più che in passato ci porta dietro le quinte di luoghi magici, alla scoperta di tesori che altrimenti rimarrebbero nascosti, là dove la creatività incontra la tradizione e il futuro si intreccia con il passato. Dalla A alla Z, da Armani a Zegna, 100 realtà sparse in 15 regioni, 37 province e 63 luoghi che, dal nord al sud d’Italia, apriranno le loro porte per visite guidate gratuite e incontri con stilisti, artigiani e maestranze: custodi di un sapere che è patrimonio del nostro Paese. Un’occasione che - per le migliaia di curiosi, appassionati e viaggiatori che prendono parte all’iniziativa - diventa anche l’occasione per un week end alla scoperta di territori sorprendenti e ricchi di storia.
Sono 8 le aziende campane che partecipano all'iniziativa:
Alberto Nolano - Corso Amedeo di Savoia, 256, Napoli
«Oltre a bere un ottimo caffè, mostreremo l’intero processo di lavorazione di una camicia sartoriale fatta interamente a mano». È questa l’accoglienza di Alberto Nolano in persona, nel suo laboratorio: la camiceria. In Corso Amedeo di Savoia, la strada che collega il quartiere Sanità a Capodimonte, a due passi dalle catacombe di San Gennaro, si trovano la passione e la ricerca di Alberto e l’esperienza di una famiglia intera. Per realizzare la camicia perfetta: «come fatta in casa», ci sono anche sua madre, sua zia e gli attrezzi per la macchina da cucire della nonna Addolorata. Se l’accuratezza del ben fatto si scopre tra i tavoli in legno, i tessuti, il metro da sarto e i cartamodelli dei colletti, le corna appese alle pareti ci ricordano il colore della città.
Barbarulo Gemelli da Polso - Piazza Amedeo, 16/i - Passeggiata Colonna, Napoli (Napoli)
C’è una stradina pedonale che unisce la funicolare di Chiaia e porta fino in via dei Mille, la via delle boutique più eleganti di Napoli. Qui, a due passi da Piazza Amedeo, si trova l’arte di Barbarulo Napoli 1894. Entrato quest'anno tra gli artigiani di Homo Faber, Cristiano Barbarulo vi accoglierà raccontandovi la sua passione, ereditata da generazioni di gioiellieri, diventata oggi una ricerca continua: “per giocarsi tutto in 15 millimetri”. ApritiModa sarà l'occasione per inaugurare una sorta di museo privato ricco di piccoli tesori, dal gemello bottone a quello realizzato con i tessuti delle giacche indossate da Toni Servillo nel film Premio Oscar La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, fino alle creazioni ispirate all’arte, pezzi unici ed opere artistiche. Tra un San Gennaro dorato e lo scintillio delle vetrine in cui brillano le pietre preziose nella boutique, al laboratorio in cui si disegnano e si realizzano a mano i gemelli-gioielli.
Calzaturificio Paolo Scafora -Via Tavernola, 8, Casandrino (Napoli)
Tra i vicoli della Napoli operosa nel 1956. Nasce qui la storia della famiglia Scafora che realizza scarpe interamente a mano. Dal taglio delle pelli più pregiate alla montatura. Cucite e dipinte, come se ognuna fosse una piccola opera d'arte. Paolo Scafora tramanda la passione del padre Gennaro e la trasforma in continuità. Con lui i calzolai creatori indossano il grembiule del mestiere mentre i tavoli si riempiono di martelli, pinze, pennelli e il laboratorio profuma di cuoio. Servono più di trecento fasi di lavorazione per realizzare una scarpa. Se Napoli è casa, in particolare Casandrino, dove oggi si trova il cuore dell'attività e lo showroom, ciò che prende forma qui viaggia e si conosce in tutto il mondo: da Parigi fino a New York.
Cilento 1780 - Via Riviera Di Chiaia, 203 - 204, Napoli
Dentro Palazzo Ludolf, lungo la prestigiosa Riviera di Chiaia, si trova la Maison Cilento 1780 guidata dall’ottava generazione di famiglia. L’eleganza dello stile napoletano crea un’atmosfera unica: tra quadri d’epoca, mobili antichi e tessuti sartoriali. Cravatte in seta, bretelle e calzature realizzate rigorosamente a mano. L’archivio di oltre due secoli di maestria tailor made nel Museo interno, una chicca della cultura sartoriale partenopea.
L'officina S.r.l. Chimica In Movimento - Via Carpisani snc, Solofra (Avellino)
Immaginate delle lavatrici giganti. E poi immaginate del pellame grezzo. Un giro di lavatrice (un giro lungo, 24 ore) e dall’oblò esce la pelle che darà vita alle giacche, alle borse, alle scarpe più pregiate. Questione di chimica, ma di chimica buona: all’Officina di Solofra (Avellino) la chiamano “chimica in movimento”. Qui si studiano e si testano le tecniche e i prodotti che consentono alle concerie di lavorare la pelle rispettando l’ambiente, togliendo metalli e aggiungendo mimose, castagne, olive. A un’ora da Napoli e a mezz’ora da Avellino, l’Officina apre per la prima volta i suoi laboratori e lo stabilimento. Un angolo immacolato di Svizzera, con un giardino curato e giochi d’acqua, per mostrare le otto fasi lavorazione con le “lavatrici”, l’alchimia con la quale dal mondo vegetale si estraggono gli ingredienti green, la tintura e il trucco che dà alla stessa materia prima consistenze diverse, dalla più soffice alla più rock. Farà scoprire con quali regole lavorano i grandi brand che rispettano l’ambiente: nella lunga storia di un pezzo di pelle che diventa una giacca o una borsa dei desideri la “chimica in movimento” è il capitolo primo.
Luigi Veccia -Via Don Bosco, 27, Caserta (Caserta)
Nel cuore del centro storico di Caserta, a 13 minuti a piedi dalla meravigliosa Reggia dei Borbone. Qui, all’interno di una corte di un antico palazzo di ringhiera dove un tempo c’era un vecchio laboratorio di lavorazione dei legnami, trova spazio l’archivio Tailor. Un progetto sviluppato in decenni di esperienza dal designer Luigi Veccia. Oltre grandi vetrate in ferro e vetro si anima uno spazio in continua evoluzione: da galleria a laboratorio creativo. I colori sono quelli degli oltre diecimila libri sugli scaffali, affiancati da arredi di design e pezzi unici esposti. Per ApritiModa verranno mostrati abiti di haute couture con le relative manipolazioni, verrà mostrato l’archivio tessile e i dettagli sui libri tessili d’archivio e sulla sua consultazione digitale.
Omega Gloves -Via Stella, 12, Napoli (Napoli)
Al numero 12 di via Stella nel Rione Sanità, cuore della vecchia Napoli, c’è un imponente palazzo di quattro piani. Per entrare nel mondo dei guanti della famiglia Squillace si salgono le scale e si segue il profumo del caffè: l’accoglienza è quella di casa. Le porte del laboratorio si aprono mentre il ritmo è scandito dal rumore delle Singer, le macchine da cucire ancora all’opera davanti alle grandi finestre. I guanti sono ovunque. Le pareti tappezzate di fotografie, ritagli e disegni raccontano l’anima di una tradizione secolare.
Sartoria Antonelli -Via dei Mille, 40, Napoli (Napoli)
C’è tutta il sapore di Napoli. Quartiere Chiaia, via dei Mille. Dentro al gioiello Liberty che è Palazzo Leonetti, progettato da Giulio Ulisse Arata come albergo nel 1908, oggi sede del Consolato Britannico e del Consolato Spagnolo, si trova la Sartoria Antonelli. Superato l’ascensore d’epoca, suonato il campanello (che è una maschera napoletana), si entra nel mondo di Raffaele (Lello) Antonelli. A dodici anni inizia a tenere il ditale tra le dita: cuce e impara l’arte del sarto tra le botteghe più prestigiose della città. Forbici, ago, filo e gessetto sono i suoi pennelli mentre le macchine da cucire e la luce naturale che entra dalle grandi finestre rendono la visita all’atelier un’esperienza. L’accoglienza, invece, è quella di casa.
Ma il viaggio attraversa tutta l’Italia:
A Garlate, in provincia di Lecco, ci accoglie il mondo incantato di Antonio Riva, tra tulle, organza e pizzi, dove ogni dettaglio conduce verso la creazione di un abito da sposa da favola.
A Piacenza, entriamo nella sartoria di Ettore Bilotta, lo stilista, tra l’altro, delle compagnie aeree più eleganti del mondo, e vediamo da vicino dove prendono forma le sue creazioni.
Sotto i portici di Santarcangelo di Romagna incontriamo Lavs, l’universo visionario di Filippo Sorcinelli, l’artista che ha firmato le vesti papali: per la prima volta mostra i luoghi segreti dove nascono capolavori di spiritualità e stile. Immersa nella Val d’Ossola, la Manifattura Domodossola ci racconta una lunga storia familiare trasformata in eccellenza, con oltre un milione di metri intrecciati ogni anno tra cuoio, fibre e rame.
In Valchiavenna, a Gordona, Blossom Skis ci svela la nascita di uno sci: dal legno al carbonio, un processo fatto di precisione, passione e mani esperte.
E a Trieste il laboratorio Dezen Dezen trasforma in capi e accessori le antiche stampe di famiglia, restituendo loro nuova vita e bellezza.
A Milano, nel quartiere Lambrate, l’atelier Ilariusss è un laboratorio di meraviglie. Qui quattro mani femminili trasformano la stoffa in cappelli e copricapi-scultura che hanno conquistato passerelle e icone internazionali: da Margot Robbie alla première di Barbie a Amal Clooney in Vaticano, fino a Malika Ayane e Farida Khelfa.
A Napoli il maestro d’arte dei gemelli da polso Barbarulo inaugurerà con ApritiModa l’apertura al pubblico della sua straordinaria collezione di pezzi unici e antichi.
A Mamiano di Traversetolo (Parma), la Fondazione Magnani-Rocca, nella Villa dei Capolavori, immersa in un parco secolare, ospiterà una conferenza sui Caroselli girati da Mina, vestita di abiti meravigliosi, per lo sponsor Barilla.
Infine, l’omaggio al re della moda italiana e internazionale: Giorgio Armani. Vicino ad ApritiModa fin dalla prima edizione, apre il suo Armani Silos per una visita esclusiva alla mostra Armani Privé.
Mentre presso il FLA FlavioLucchiniArt Museum di Superstudio è aperta la mostra “GRAZIE GIORGIO. L’influenza di Giorgio Armani nelle opere di Flavio Lucchini”. Un tributo personale che l’artista dedica al Re della moda.
ApritiModa è un viaggio nell’Italia della bellezza e del saper fare: dalle sartorie di alta moda ai laboratori di gioielli, fino all’abbigliamento tecnico che guarda ai Giochi Olimpici Invernali 2026. Un’occasione unica per scoprire l’anima nascosta della moda italiana. Per partecipare basta una semplice prenotazione sul sito ufficiale (www.apritimoda.it). “ApritiModa non è solo un’occasione di visita, – dichiara Cinzia Sasso - ma un’esperienza che fa scoprire e amare un patrimonio immateriale fatto di saperi, tecniche e creatività. Un viaggio nell’anima creativa del nostro Paese, un’occasione per scoprire che dietro ogni abito, ogni accessorio, ogni tessuto c’è un mondo fatto di passione, storia e visione. Un’iniziativa che unisce pubblico, imprese e istituzioni, con l’obiettivo di celebrare e promuovere nel mondo l’autenticità e la qualità del Made in Italy.”
“La collaborazione con ApritiModa rappresenta un ulteriore tassello del nostro impegno a sostegno del settore Moda e, più in generale, delle eccellenze del Made in Italy, che è molto più di un'etichetta di provenienza: è un patrimonio storico di competenze, espressione di un ecosistema di piccole e medie imprese che va protetto e valorizzato. – dichiara Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit Italia - UniCredit, continua ad essere accanto alle aziende della filiera, accompagnandole nella transizione verso modelli di business più evoluti. L’obiettivo è favorirne la crescita e rafforzarne la competitività, fornendo loro strumenti e competenze utili ad incentivare l’adozione di strategie innovative e sostenibili”.
Si rinnova la collaborazione tra NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e ApritiModa, che per questa nona edizione si articola in un contest, lanciato agli studenti dell’Area Communication and Graphic Design dell’Accademia insieme a Consorzio di tutela della DOC Prosecco. Il concorso prevede la realizzazione di una grafica per gli scaldacollo dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026.
ApritiModa ha il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Comune di Milano, del Fai Fondo per l’Ambiente Italiano, di Fondazione Altagamma.
Partner Istituzionali: Camera Nazionale della Moda Italiana, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Lineapelle - Unic. Con il contributo di Fondazione Fiera Milano Consorzio di tutela della DOC Prosecco è Official Sparkling Wine dell’evento. Sponsor: UNICREDIT; Barilla; Allianz Trade; NABA, Nuova Accademia di Belle Arti; GRIVEN Sponsor tecnico: SEA











